Conoscere per proteggere: perché raccogliere osservazioni di farfalle?
I dati di osservazione offrono una grande quantità di informazioni e rappresentano un'ottima risorsa da poter integrare con i più recenti metodi di analisi ecologica e genetica. Tramite queste analisi si può comprendere come le popolazioni di ogni tipo di organismo siano distribuite nel territorio e prevedere l’impatto dei cambiamenti climatici e dell’attività antropica su esse e proporre infine piani di protezioni specifici che risultino il più efficace possibile.
Il progetto “Farfalle d’Italia” è sponsorizzato dal “Barcoding Italian Butterflies”, che coinvolti alcuni dei migliori gruppi di ricerca europei dediti allo studio delle farfalle.
Con i dati provenienti dal gene Barcoding del DNA si può descrivere quali linee genetiche delle farfalle italiane occupino la penisola e le isole. Questo permetterà di scoprire nuove specie difficilmente riconoscibili in base a caratteristiche esterne. Ma non solo, unendo il dato genetico con le distribuzioni è possibile proteggere le linee genetiche e le specie che risultino a maggior rischio di scomparsa nelle aree specifiche dove possono sopravvivere. Inoltre, si possono tracciare vere e proprie mappe della ricchezza genetica per identificare aree che fungano da serbatoi di diversità. Per questo ogni singolo dato, sia delle specie rare che delle più comuni, può fare la differenza.
La nostra ricerca non si limita alla dimensione spaziale, ma si estende a quella temporale: la stessa specie segnalata sempre nello stesso luogo ma stagioni e anni diversi può fornire informazioni su come essa risponda sia ai cambiamenti climatici che ad ogni altra pressione dell’uomo sull’ambiente.
Per ulteriori informazioni sul Barcoding Italian Butterflies:
www.barcodingitalianbutterflies.eu
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